Nell'antichità ed anche oggi, per distinguere le zone limitrofe di un paese si usava il termine "feudo". Le nostre ricerche partono proprio dal "feudo della Torre di Santa Susanna" per arrivare alla dinastia dei Filo. Esse si basano su notizie avute da altre Pro Loco che durante lo svolgimento delle loro attività trovano e ci inviano le notizie che lo spirito di collaborazione ci lega. Spesso le ricerche o gli scritti che si trovano sono in disaccordo tra loro, probabilmente, anche qui troverete vuoti di notizie lunghe decine di anni, purtroppo quando si fanno delle ricerche spesso mancano documenti e fonti da visionare. La pagina è in continuo aggiornamento.

IL FEUDO DELLA TORRE DI SANTA SUSANNA E DEL PALAZZO BARONALE

Era l'anno 1400 circa quando il Re Ferdinando D'Aragona concesse al Barone Raffaele Guarini di Lecce il feudo della Torre di Santa Susanna. Non abbiamo trovato documenti dopo tale data di chi fosse il proprietario che vendette il feudo alla famiglia Palagano che a sua volta nel 1588 lo vendette a Tiberio Dormio Senior e alla moglie Donna Lucrezia Corcioli. Da questa unione nacquero tre figli, Tiberio Dormio Junior erede del feudo fece costruire il 1° piano del palazzo baronale (castello). Alla sua morte il figlio Francesco Dormio lo cedette alla famiglia Albricci che dopo varie successioni dinastiche fu ceduto a Domenico Lubrano per passare poi nel 1660 a Nicolò De Angelis. Uno dei figli di Nicolò, Nicola insieme alla moglie Nobildonna Vittoria Capano completarono il 2° piano del palazzo con la costruzione dei merli per dargli l'aspetto di un castello; fecero scavare a pochi metri di distanza verso nord-est delle grotte, dove d'inverno veniva accumulata della neve per essere usata durante il soggiorno estivo. Su queste grotte sono sorte in seguito delle abitazioni e la via oggi è denominata via "Neviera". Giunti all'anno 1723 il "feudo della Torre di Santa Susanna" fu venduto al Barone Pietro Aurelio Filo di Altamura. Da qui inizia la dinastia dei Filo a Torre Santa Susanna tanto che fu aggiunto al cognome Filo, "Della Torre". Il palazzo baronale fu abitato dai Conti Filo per decenni fino ai primi anni del 1900, quindi rimase in mano all'amministratore Angelo Rodi prima e alle due figlie poi e al custode Pompeo Vita. Successivamente fu acquistato dalla famiglia D'Ippolito e successivamente rivenduto alla famiglia Trinchera. Tutto questo fu possibile perchè il Comune di Torre S. Susanna rinunciò al diritto di prelazione. Il resto è storia recente.

CENNI STORICI SULLA FAMIGLIA FILO DELLA TORRE

LA DINASTIA DEL RAMO PRIMO GENITO FEUDATALE DI TORRE SANTA SUSANNA

 

Di origine greca è tra le più antiche famiglie del Regno di Napoli, si trasferì in Altamura intorno al 1200, ove godette di grande nobiltà. Il primo uomo della dinastia Filo che ebbe onori fu PIETRO che verso la metà del XIII secolo fu nominato Vescovo di Acerenza, in Terra di Basilicata.

RAMO PRIMOGENITO

Pietro Aurelio nasce ad Altamura nel 1658, acquista il "feudo della Torre di Santa Susanna" nel 1723, sposa Eleonora De Angelis, da questo matrimonio nascono 8 figli cinque maschi e tre femmine. Muore nel 1749.

Bisanzio per lascito dinastico diventa Conte del feudo e sposa nel 1730 Giulia D'Aquino, da questa unione nascono 4 figli.

Massenzio unico erede del feudo sposa Irene Capece e da questo matrimonio nascono 3 figli.

Nessuno di questi tre figli diventò feudatario del "feudo della Torre di Santa Susanna" perchè la Legge sull'eversione del 1806 di fatto abolì i feudi.

 

Crediamo di aver dato un nostro contributo sulla storia del feudo di Torre e delle famiglie che lo possedettero.

 

Manca l'albero geneologico degli eredi di Bisanzio dal 1854 ai nostri giorni.

SCUDO

STEMMA

 

Stemma, Scudo e alcune notizie

per gentile concessione da

Nobili Napoletani

 

P.zza CONTI FILO (NAPOLI)

 

Arma: d'azzurro alla banda d'oro accompagnata da due comete d'oro cinte di sedici raggi
 

Motto: OMNIA VINCIT AMOR